La pasta corta nel menù di matrimonio          

Negli ultimi anni la pasta corta si sta rivelando sempre più una scelta elegante e graditissima per il banchetto di nozze.

Dalle orecchiette alle cortecce d’ulivo, passando per strozzapreti, calamarata, mezze maniche, trofie, paccheri questa tipologia di pasta offre una vasta gamma di opzioni agli chef. Con l’obiettivo di creare piatti deliziosi e memorabili per gli sposi e i loro invitati.

Scegliere la pasta corta per il menù di matrimonio

Se, come disse Federico Fellini, “La vita è una combinazione di pasta e magia”, l’amatissima pasta nel matrimonio può contribuire a una tavolata memorabile. Uno dei grandi vantaggi della pasta corta rispetto alla pasta lunga è la sua versatilità in cucina.

Quel suo sapersi adattare a tantissimi condimenti possibili, dai più classici ai più originali e innovativi. Pensiamo ai primi di pesce con molluschi, frutti di mare e scaglie di pesci pregiati raccolti negli incavi dei conchiglioni (nome proprio… di mare!).

Oppure gli gnocchi o le trofie al pesto, piatto che ben condito non è affatto “piatto” e può ospitare anche qualche ingrediente innovativo in più per valorizzarlo. E ancora, la meraviglia della calamarata, così napoletanamente gustosa che si sposa (in tema di matrimoni…) con pressoché tutto, dal classico ragù in poi.

Non vogliamo qui svelarvi i nostri segreti di cucina ma darvi solo tante idee per trovare insieme il piatto che possa deliziare tutti i vostri ospiti.

Proposte tradizionali e innovative per il menù di matrimonio

Frequentemente nei menù si trovano soluzioni “a due”; un bis di ricette diverse o di primi assortiti aggiungendo un riso e una pasta lunga. Il bis di soli formati piccoli con ingredienti, sapori e colori diversi fa la sua scena e soprattutto gran piacere al palato.

Il territorio in cui si svolge il banchetto indirizza verso la regionalità delle ricette e verso formati tipici meglio se amabilmente artigianali. La pasta fresca, per di più cucinata in tempo reale, come facciamo noi, è veramente una scelta al top.

“Una donna che fa la pasta a regola d’arte” disse Sofia Loren “ha un prestigio che resiste anche oggi a qualsiasi altro richiamo dei tempi”. Regionalità, dicevamo, e oltre un’“amatricianella” sempre gradita per il menù dei bambini pensiamo all’apprezzatissimo “cacio e pepe” rivisitato in chiave creativa e contemporanea. Importantissima la qualità del pecorino romano.

Oppure ricotta e spinaci con una salsa di pomodoro fresco e basilico: tutto rigorosamente a chilometro zero.

Pasta corta, presidenti e personaggi famosi. Matrimoni passati alla storia

Partiamo ora per un velocissimo giro del mondo con salti indietro nella storia per trovare notizie curiose sulla pasta corta nel menù di nozze. Cominciamo dal matrimonio del 2014 tra Kim Kardashian e Kanye West: le mezzelune ripiene di ricotta facevano parte della loro colazione di nozze di quattro portate.

Anche la sorella di Kim, Courtney, nel suo matrimonio del 2022 con Travis Barker ha offerto agli ospiti un piatto simile di pasta ma in porzioni ridottissime!

Tornando molto indietro, a Thomas Jefferson, terzo presidente USA, si deve l’introduzione dei maccheroni al formaggio negli Stati Uniti dopo averli provati in Italia.

Furono serviti con successo al suo matrimonio del 1772. Ed arriviamo molto vicino ai giorni nostri e ai nostri paralleli. Anzi, parliamo proprio di un celeberrimo matrimonio italiano, quello tra Chiara Ferragni e Fedez. Al loro matrimonio a Noto, in Sicilia, il menù comprendeva un primo piatto di paccheri alla Norma.

Non abbiamo poi tanti particolari, ma possiamo mettere la mano sul fuoco che non siano stati i paccheri di allora a mettersi tra i due popolari personaggi.

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A cura de il NETWORK | testo Andrea Franchini  | foto Ezio Bocci

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